Lorenzo Calcagno: Dislocazioni

Vivere, apprendere, comunicare : l'ordine dovrebbe essere questo.

Nota 1.

Un errore tipico consiste nel dire cose insensate,

dunque né vere .. nè false: il primo requisito di una frase è quello di avere un significato; il fatto che poi essa sia vera o meno puo essere valutato solo dopo.

Nota 2.

Molti soggetti sono imprecisi.

Ora, un'imprecisione è certamente un peccato veniale.

Tuttavia ad ogni imprecisione il soggetto viene interrotto e pregato di riesporre bene come stanno le cose e...

...se ciò avviene ripetutamente, il soggetto si viene a trovare in una condizione psicologica decisamente sfavorevole.

Troppi uomini hanno buttato una vita di informazioni mal acquisite non imponendosi di essere precisi.

E il giorno dell'esame è troppo tardi.

Nota 3.

Conoscere l'argomento A signica, in primis, essere in grado di raccogliere nella

mente le definizioni e i risultati fondamentali (ovviamente con le ipotesi precise) relativi

ad A in tempi molto rapidi.

In particolare il saper scegliere la risposta esatta ad una domanda in una conversazione è legato

non tanto a quanti esercizi di quel tipo ci si è sottoposti bensì piuttosto a quanto bene si conosce la relativa teoria.

La cacca e la neve

Era d'inverno, le strade eran gelate,

bufere, vento, neve e grandinate:

su un albero dal freddo intirizzito

un passerotto a morte era sfinito.

Passo' una vacca giusto quel momento

e sotto l'albero lascio' bell'escremento

fetido, puzzolente e un po' spugnoso:

solo le vacche sanno far quel coso!

E l'uccellin dalla fatica oppresso

perse le forze e si infilo' in quel cesso,

la cacca calda mettendosi a scartare

a guisa proprio di chi vuol nuotare.

Ma stando intanto dentro quel tepore

al passerotto ritornò l'ardore,

riprese forza, comincio' a cantare

col miglior verso che sapeva fare.

Passo' una volpe agile ed astuta.

Vide la scena e venne muta muta

finche' arrivata al picciol canterino

apri' la bocca e fece uno spuntino.

Se questa storia sembra un pò inusuale

sappiate che contiene una morale

che vi conviene di tenere a mente

finche' dovrete viver tra la gente.

La storia insegna che talvolta avviene

che chi ti caca addosso fa il tuo bene,

e chi poi dalla cacca ti estrae fuori

ti fa tal danno che dopo tu te ne muori.

Comunque sia prendi questo consiglio

(e te lo do come da padre a figlio):

se nella cacca stai, non ti agitare

e soprattutto non metterti a cantare!

Lorenzo Calcagno

Etichette

venerdì 10 febbraio 2012

Dislocazioni

Nessun commento:

Posta un commento

Vivere, apprendere, comunicare : l'ordine dovrebbe essere questo.

Visualizzazioni totali

Il Team Desmodromico

Gabriele Tolisano Photography Blog

La cacca e la neve